L’estintore a polvere, soprattutto in Italia, grazie anche al costo e alla sua versatilità, negli ultimi anni ha dominato il mercato ed è entrato a far parte di molti sistemi di sicurezza antincendio.
L’estintore a polvere è sicuramente ancora oggi il più usato tra gli estintori e uno dei dispositivi antincendio più presenti nei sistemi di difesa dagli incendi.
Naturalmente, possono essere impiegati quando lo prevedono il Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro, il D.Lgs. 81/08
Senza scendere qui in dettagli, se in un’azienda è previsto l’obbligo di estintore e la valutazione del rischio prevede incendi di classe A e B, allora in quell’azienda si possono installare un estintore a polvere o più.
L’estintore a polvere è fatto da un involucro in lamiera d’acciaio ed è pressurizzato con un gas inerte o aria de-umidificata a circa 14 bar.
Gli estintori a polvere si trovano in vari pesi , ma si possono distinguere principalmente due grandi categorie:
- Portatili, del peso massimo di 20 Kg: si usano per estinguere un principio di incendio e richiedono la presenza di un solo operatore;
- Carrellati, con peso superiore ai 20 Kg: con questi si può intervenire su fuochi già sviluppati e hanno bisogno della presenza di almeno due operatori.
Al suo interno contiene l’agente estinguente, in questo caso la polvere, formata soprattutto da composti salini, come bicarbonato di potassio. Vai all’articolo per sapere tutto sulla polvere estinguente.
Come funzione un estintore a polvere?
L’estintore a polvere permette di spegnere un incendio attraverso tre tipi diversi di azione:
- soffocamento;
- raffreddamento;
- inibizione chimica.
La polvere dell’estintore forma una barriera che separa la fonte di ossigeno e il fuoco, in questo modo è in grado di soffocare l’incendio.
Tuttavia, l’estintore a polvere non raffredda effettivamente il fuoco. La reazione con cui elimina le fiamme è la decomposizione della polvere, che avviene al momento del contatto con le alte temperature dell’incendio.
L’incontro quindi della polvere estinguente con il fuoco dà vita a reazioni chimiche, che portano alla produzione di anidride carbonica e vapore acqueo.
Una volta generati, i prodotti di queste reazioni entrano in azione e separano così il combustibile dal comburente.
Dopo lo spegnimento resta quasi sempre una piccola possibilità di ri-accensione. Bisogna quindi tenere sotto controllo la situazione, con particolare attenzione dopo lo spegnimento del fuoco.
Questa reazione però non è efficace su tutti i tipi di combustibile e comburente. Anche l’estintore a polvere ha un campo d’azione ben definito. Ecco quale.
Quali classi di fuoco spegne un estintore a polvere?
L’estintore a polvere può essere impiegato per spegnere in modo efficace diversi classi di fuoco, in particolare:
- A, generati da materiali come carta, legno, materie plastiche, e tessuti;
- B, che coinvolgono liquidi infiammabili come benzine, gasolio e alcool;
- C, dovuti a gas infiammabili come butano o metano;
- materiali di classe D come alluminio, sodio e potassio, (solo con polveri speciali).
- quadri elettrici fino a 1000V.
Devi assicurarti che siano riportate le classi di fuoco idonee per l’estintore che devi installare nella tua azienda o condominio.
In particolare, ricordati che per materiali di classe D servono estintori a polvere speciali, altrimenti non saranno efficaci. E non sarai in regola se nei luoghi di cui sei responsabile è previsto quello specifico rischio.
Ci sono poi quelli di recente introduzione, ormai essenziali per contrastare quegli incendi che coinvolgono le batterie al litio, di cui ti ho parlato ampiamente in questo articolo.
L’estintore a polvere invece non deve essere usato su:
- classe F, cioè i fuochi da oli combustibili di natura animale o vegetale, come quelli utilizzati in cucina;
- fuochi sprigionati in ambienti chiusi non ventilati;
- incendi che coinvolgono apparecchiature elettriche superiori a 1000V;
- incendi che coinvolgono metalli infiammabili.
L’estintore a polvere è quindi spesso la soluzione migliore per tutti gli ambienti con diverse potenziali fonti di incendio come carburante, veicoli e sostanze chimiche:
- grandi officine;
- grandi locali caldaie commerciali;
- piazzali dei parcheggi;
- autocisterne di carburante;
- strutture per lo stoccaggio di liquidi infiammabili.
Gli estintori a polvere possono essere utilizzati anche nei laboratori, ma possono danneggiare le varie apparecchiature, tra cui quelle elettriche. Proprio per questo è importante impiegarli con molta attenzione, valutando prima di tutto i luoghi e il materiale dove li useremo.
Come utilizzare l’estintore a polvere in caso di incendio.
Prima di usare l’estintore a polvere ti consiglio di fare alcune verifiche e controlli. Solo così potrai essere sicuro che sia a norma e pronto per l’uso.
- Verifica che il contenuto sia compatibile e adatto alla classe d’incendio da spegnere;
- controlla la pressione di carica attraverso il manometro;
- verifica l’estintore e individua eventuali manomissioni su sigillo di sicurezza, tubo e lancia;
- scuoti per un paio di volte l’estintore per eliminare eventuali principi di costipamento della polvere.
Solo dopo queste operazioni potrai attivare l’estintore a polvere. Togli la spina di sicurezza e indirizza il getto sulle fiamme.
L’estintore a polvere si scarica in pochi secondi, naturalmente in base alla quantità di polvere che contengono. Si va in genere dai 6-8 secondi per quelli da 3 kg fino ai 15 secondi per quelli da 10kg.
Indipendentemente dal peso, un estintore a polvere è efficace a una distanza tra 1 e 2,5 metri.
Dopo aver spento l’incendio all’interno di un locale, è importante arieggiare perché, oltre al fumo e alle polveri incombuste, nell’aria si diffonde anche la polvere estinguente.
È sottilissima e potrebbe essere inspirata insieme ad altre sostanze, causando irritazione alle vie aeree e altri danni alla salute.
Durata dell’estintore a polvere.
L’estintore a polvere ha una durata di 36 mesi. Come abbiamo visto, passato questo periodo bisogna sostituirlo o revisionarlo.
La gestione della polvere estinguente per chi possiede estintori di questo tipo è uno dei problemi maggiori.
Legato al possesso di questo tipo di estintore c’è infatti anche il corretto utilizzo e il corretto smaltimento.
In questi anni, specialmente con la crisi, abbiamo visto un aumento dei sinistri legati all’errata gestione delle polveri estinguenti: sostituzione e smaltimento non fatti, discariche abusive di estintori.
Le tariffe troppo basse applicate sono una causa di questo, e purtroppo avviene a discapito dell’ambiente e della sicurezza delle persone.
L’estintore a polvere: revisione, scadenze e manutenzione.
La vita media di un estintore a polvere è piuttosto lunga e arriva un massimo di 18 anni se tenuto in buono stato seguendo i consigli del manutentore. Al termine di questo periodo dovrà poi essere sostituito.
Nel corso degli anni dovrai quindi far eseguire una serie di controlli previsti per legge. Per questo sarà necessaria una manutenzione periodica, proprio per mantenere l’estintore a polvere in buone condizioni.
La manutenzione dell’estintore a polvere, così come di tutti gli impianti e attrezzature antincendio, è un obbligo a carico del datore di lavoro.
La norma che regola la manutenzione e revisione degli estintori è la UNI 9994-1/2013, che impone cinque fasi di verifica:
- Controllo iniziale
- Sorveglianza
- Controllo Periodico
- Revisione Programmata
- Collaudo
Controllo iniziale estintore a polvere.
Il controllo iniziale è fondamentale per eseguire alcuni accertamenti per verificare che l’estintore non sia fuori servizio.
Un estintore fuori servizio non è utilizzabile in nessun caso, perché potrebbe essere pericoloso per chi lo utilizza e del tutto inutile in caso di incendio.
Questa prima fase prevede anche la verifica della correttezza delle marcature presenti e che il libretto d’uso sia disponibile. Al termine di questi passaggi si comunicano i risultati alla persona responsabile.
Sorveglianza estintore a polvere
La sorveglianza è molto importante per il corretto funzionamento di un estintore a polvere, anche se non si può definire proprio una fase. Si tratta infatti piuttosto del costante controllo dell’estintore, fatto solitamente da personale interno adeguatamente formato.
La sorveglianza non è regolamentata, ma è raccomandata almeno a cadenza mensile. Consiste in sostanza in controllo visivo, con cui puoi verificare che l’estintore si trovi nelle normali condizioni operative, facilmente accessibile e utilizzabile e segnalato da cartello e non presenti danni accertabili visibili.
Inoltre, il personale deve verificare che l’estintore a polvere non sia stato manomesso e che l’indicatore di pressione segni un valore all’interno del campo verde.
Pur non richiedendo un’alta specializzazione, oggi sempre più aziende richiedono ai manutentori di eseguire la sorveglianza, soprattutto in presenza di molti estintori ed attrezzature antincendio. In questo modo il titolare dell’azienda ha maggiori garanzie di sicurezza.
Controllo periodico estintore a polvere
Il controllo periodico è previsto per legge, con precisi obblighi sia per il soggetto che deve effettuarlo che per la periodicità.
Deve essere fatto da una persona competente, con cadenza massima di sei mesi.
Entro la fine del sesto mese, è necessario controllare l’efficienza di tutti i tipi di estintori, portatili o carrellati, senza però effettuare prove di funzionamento. I controlli da effettuare sono:
- compilazione del cartellino di manutenzione, con punzonatura della data del controllo;
- se presenti bombole di gas ausiliario, controllo del tipo e della loro carica, per verificare il rispetto delle indicazioni del produttore;
- controllo della carica attraverso pesatura;
- verifica della pressione interna degli estintori a pressione permanente, tramite strumento indipendente;
- verifiche e controlli previsti anche nella fase di sorveglianza.
Revisione
Anche la revisione, come il controllo periodico, deve essere affidata a una persona competente.
Si tratta in una serie di interventi tecnici, con scadenza prevista di 36 mesi. La revisione degli estintori, oltre a essere obbligatoria, è molto importante e prevede:
- esame dell’interno degli estintori;
- controllo di tutti i componenti;
- sostituzione dei dispositivi di sicurezza;
- sostituzione dell’agente estinguente, delle guarnizioni e delle valvole erogatrici.
Una volta fatti questi interventi, l’estintore deve essere rimontato e rimesso in piena efficienza. Il manutentore riporterà poi la data del controllo e l’azienda che ha effettuato la revisione. I dati registrati devono essere ben visibili sia all’interno che all’esterno degli estintori.
Purtroppo, capita spesso che le aziende di manutenzione non facciano davvero la revisione, smontando l’estintore e cambiando la polvere.
Mi è capito fin troppe volte di ritrovarmi a fare la manutenzione a estintori che, pur se segnalati come revisionati, non avevano mai subito questi interventi!
Ed è sempre facilmente verificabile a un occhio esperto. Anche se l’estintore appare in buono stato, la polvere all’interno si è compattata e non è utilizzabile. Aprendolo, non si troveranno neanche le iscrizioni del controllo.
Stai attento, soprattutto se in azienda hai tanti estintori e se il tuo manutentore chiede prezzi troppo bassi e fa il lavoro in poco tempo: è probabile che in questo caso tu abbia a che fare con un timbra cartellini, che non fa davvero il lavoro per cui lo paghi.
Mi raccomando devi essere sicuro che il manutentore apra davvero l’estintore per controllarlo. Molto spesso i manutentori disonesti si limitano a firmare i cartellini, senza effettuare davvero l’operazione.
Questo ovviamente può metterti in un bel guaio in caso di controlli o peggio di incendio…
Collaudo dell’estintore a polvere
Il collaudo è una prova preventiva per verificare la stabilità del serbatoio della bombola dell’estintore, con una prova idraulica effettuata dal manutentore.
Terminata la prova, è molto importante che non ci siano deformazioni, perdite, dilatazioni o trasudazioni, altrimenti l’estintore non può essere dichiarato idoneo.
Come per la revisione, una volta terminato il collaudo, il manutentore deve riportare sia all’esterno che all’interno la data e l’azienda incaricata dell’operazione.
Manutenzione Straordinaria dell’estintore a polvere
Nel corso del tempo, bisogna far eseguire delle operazioni di manutenzione straordinaria, quando non è possibile rimettere in efficienza l’estintore con la manutenzione ordinaria.
Smaltimento della polvere estinguente
Infine bisogna poi gestire lo smaltimento delle polveri, sia al momento del ricambio che quando si giunge al fine vita dell’estintore.
Ne parlo in un breve articolo dedicato, ma ti posso già dire che lo smaltimento degli estintori e delle polveri è fatto da società specializzate.
Il cliente può decidere di consegnare l’estintore a soggetti terzi in possesso delle dovute certificazioni e autorizzazioni. Mentre il manutentore che se ne fa carico può temporaneamente custodirlo nel proprio deposito.
Se vuoi controllare i tuoi estintori a polvere non aspettare e scopri come può aiutarti il SISTEMA MANUTENZIONE PROTETTA.
Clicca il link e richiedi subito una Consulenza Gratuita.
Potrai fissare un appuntamento telefonico e sarai contattato da un nostro tecnico.
In questo modo, con questo primo check-up ti aiuteremo a risolvere i problemi della gestione della sicurezza antincendio e ad affidare la manutenzione degli estintori.
Ma soprattutto sarai davvero garantito contro eventuali malfunzionamenti e danni da incendio.
Affida a noi la manutenzione di impianti e attrezzature antincendio. La garanzia anti-sanzione del SISTEMA MANUTENZIONE PROTETTA pagherà le multe al posto tuo in caso di problemi dovuti a un nostro errore.
Il nostro sistema è super collaudato in quasi 40 anni di esperienza sul campo, ma non ci basta. Vogliamo tutelarti da eventuali multe o malfunzionamenti che potresti avere.
Nella remotissima probabilità che succeda (in quasi quaranta anni non è mai successo) abbiamo pensato a te. Il Sistema infatti ti tutela andando a coprirti economicamente in questi casi.
Il SISTEMA MANUTENZIONE PROTETTA è il PRIMO sistema in Italia di manutenzione antincendio tutto incluso che ti assicura contro le eventuali multe e i danni di un incendio.