La segnaletica di sicurezza antincendio è troppo spesso sottovalutata in aziende, capannoni, cantieri e condomini. Pur avendo un ruolo così fondamentale, e obbligatorio, nella prevenzione e sicurezza in generale.
Ormai non mi stupisce nemmeno più. Quando vado in un’azienda o un condominio per un primo sopralluogo, è raro trovare la segnaletica di sicurezza antincendio presente.
E quando ci sono un po’ di cartelli, il più delle volte sono messi male o non rispettano quanto stabilito dalle norme.
Insomma, non sarebbe poi così difficile leggere le normative e sapere cosa mettere e come. Ma in genere manutentori e installatori non vogliono perdere tempo, “tanto i clienti che ne sanno”!?
È triste, ma purtroppo è la realtà con cui mi scontro ogni giorno.
Perché è così sottovalutata la segnaletica di sicurezza antincendio?
Una prima risposta che posso darti è molto semplice.
Perché quasi sempre ci si limita a installare gli estintori con i loro cartelli di segnalazione, senza curarsi invece del resto dei cartelli che servono.
E questo perché spesso sono visti solo come una spesa inutile e superflua. Invece sono molto importanti per la sicurezza in caso di incendio.
E rappresentano anche un ottimo biglietto da visita. Durante una ispezione da parte delle autorità competenti, sono la prima cosa che si vede. E la prima di cui si nota l’assenza.
I principali riferimenti normativi sono il decreto legislativo 81 del 9 aprile 2008, testo unico sulla sicurezza. In particolare gli articoli 161, 162, 163 e 164, che definiscono al titolo 5 i riferimenti sulla segnaletica e sicurezza sul lavoro.
Parliamo un attimo della sicurezza sul lavoro.
Il datore di lavoro per regolare il traffico all’interno dell’impresa deve fare ricorso a segnaletica prevista.
Lo stesso se deve gestire un traffico di muletti o di mezzi pesanti all’interno dello stabilimento. Facendo anche in modo che i lavoratori siano informati su tutte le misure da adottare riguardo la segnaletica di sicurezza.
Perché ricevere un’adeguata formazione e istruzioni precise è fondamentale per muoversi poi in questi ambienti in piena sicurezza. Soprattutto quando questa prevede l’uso di parole, gesti e comportamenti specifici da seguire.
Di solito le aziende con elevato traffico di muletti sono sottoposte a rischio elevato per gli operatori del magazzino. In questo caso la scelta più corretta è quella di utilizzare un mix di segnalazioni:
- cartellonistica a muro indicante il pericolo derivante dai muletti in transito
- cartellonistica a pavimento con idonei corridoi di sicurezza per i pedoni
- dispositivi di segnalazione per i muletti
- formazione idonea al personale
Con questi accorgimenti è possibile ridurre notevolmente il rischio di infortuni. Per questo personalmente a me piace parlare di impianto di segnalazione.
La sinergia di più elementi portano al datore di lavoro il risultato desiderato, non solo in ambito di prevenzione incendi ma anche in ambito di sicurezza dei lavoratori.
La segnaletica di sicurezza antincendio ha la stessa funzione, solo rivolta alla prevenzione e alla gestione delle emergenze per incendio.
Prima di tutto, nella prevenzione incendi i cartelli indicano il posizionamento degli estintori, degli idranti, dei pulsanti di attivazione degli allarmi e così via.
Ma possono fornire anche utili indicazioni per ridurre il rischio di incendio. E sono fondamentali anche per la gestione delle emergenze.
In caso di panico per un incendio, per esempio, oltre alle fiamme si sviluppa molto fumo che, se non fuoriesce, crea una scarsa visibilità.
In queste condizioni, i cartelli aiutano a trovare le attrezzature di primo intervento, provando e, magari, riuscendo a soffocare le fiamme sul nascere o a contenerle.
Ma molto spesso, è bene non fare gli eroi. I cartelli che indicano le attrezzature, infatti, sono pensati per gli addetti antincendio dell’azienda, certo. Ma, specie nelle situazioni più gravi, servono soprattutto ai vigili del fuoco.
Loro sono i professionisti, che sanno come agire e hanno bisogno di trovare subito quello che potrebbe servirgli per intervenire, come idranti e attacchi autopompa.
Per i lavoratori e tutti gli occupanti, è molto più importante individuare le vie d’esodo delle uscite d’emergenza e gli spazi sicuri. Tutto quanto contenuto nel piano di emergenza.
Ormai il piano di emergenza è diventato la normalità, e per le attività sottoposte al controllo dei VVF, viene allegato direttamente alla pratica SCIA.
Ma spesso invece viene tralasciato nelle aziende più piccole e a basso rischio.
Ecco, se ti trovi in questa situazione, una leggerezza del genere può costarti cara.
Come datore di lavoro, amministratore di condomini o dirigente delegato, sei comunque responsabili e punibile.
Sono previsti, infatti, l’arresto da tre a sei mesi, con l’ammenda da 2700 a 7000 € per la violazione dell’articolo 163 e con ammenda da 822 a 4384 € per la violazione dell’articolo 164.
Sono sanzioni pesanti, sicuramente da evitare, ponendo attenzione al piano di sicurezza e alla segnaletica di sicurezza antincendio da installare.
La cartellonistica deve essere di facile comprensione, univoca e alla portata di tutti. Non basta quindi attaccare qua e là segnali e cartelli a caso.
Ogni giorno si installano migliaia di cartelli, ma sono spesso sbagliati e non in linea con le norme tecniche. A volte mi sono ritrovato addirittura anche di fronte a segnali fuorvianti.
Ma quali sono i criteri da seguire per l’installazione della segnaletica di sicurezza antincendio?
Ci sono norme ben precise, come ti ho detto. C’è ad esempio la UNI ISO 7010, che gestisce appunto i pittogrammi relativi a ogni rischio.
Il primo step è individuare i rischi.
Solitamente, quando facciamo dei sopralluoghi dai clienti, cerchiamo di interfacciarci con il RSPP (responsabile del servizio prevenzione e protezione), una figura indispensabile per la sicurezza in azienda.
Una volta individuati i rischi e le caratteristiche specifiche dell’ambiente di lavoro, bisogna individuare i pittogrammi corretti.
Ogni pittogramma infatti rappresenta una segnalazione specifica, vanno conosciuti bene per poter fare una corretta installazione.
Un aspetto molto importante da considerare sono i supporti da usare per i vari cartelli. Intendo cioè il materiale con cui sono fatti i segnali, in particolare alluminio, forex e adesivi. Se serve, possono anche essere luminescenti per essere più visibili.
Un ottimo impianto di segnaletica di sicurezza antincendio con la giusta visibilità, in caso di emergenza, fa davvero la differenza.
Per esempio, i cartelli luminescenti in condizioni di scarsa luce sono fondamentali per illuminare vie d’uscite ed estintori.
Anche perché, oltre alla luce scarsa, c’è da tenere conto del fumo che si sviluppa durante l’incendio, che riduce ancora di più la visibilità.
Integrare quindi la cartellonistica standard presente nella struttura con cartelli luminescenti, è un ottimo modo per migliore la sicurezza dell’azienda.
In generale comunque, il supporto più usato di solito è l’alluminio. Ma in base all’ambiente e alla distanza di lettura si possono scegliere anche altri formati.
Dopo aver scelto il giusto pittogramma e il supporto, occorre scegliere tipo e dimensione.
Per esempio, se ho la necessità di segnalare un estintore in un corridoio, è meglio scegliere un cartello a bandiera. Questo formato ovviamente è più visibile rispetto a uno piatto da parete.
Se invece devo far vedere un’uscita di emergenza da lunga distanza, la scelta cadrà su un cartello piatto, ma di grandi dimensioni.
Non è certo un aspetto banale, i formati infatti sono codificati in base alla distanza di lettura: più ho necessità di farlo leggere da lontano, più grande dovrà essere.
Per questo non è importante solo la scelta del pittogramma, ma anche il supporto e della tipologia. Per questo ti ricordo anche la circolare del ministero del lavoro del 16 luglio 2013.
Come puoi vedere, questa circolare chiarisce ulteriormente alcune installazioni non comprese nelle fattispecie del decreto 81/08.
Il SISTEMA MANUTENZIONE PROTETTA gestisce la cartellonista e tutti gli aggiornamenti a cui può andare incontro.
Non solo nella fase di prima installazione, ma anche nella manutenzione successiva.
Questo perché i cartelli si deteriorano e vanno sostituiti nel tempo. Inoltre, le condizioni di lavoro possono cambiare e quindi la cartellonistica si deve adeguare.
Può anche accadere che ci siano aggiornamenti normativi, con conseguente cambio di pittogramma e di parte della segnaletica esistente.
Aggiornamenti a cui non puoi stare dietro costantemente, altrimenti non potresti dedicarti al tuo lavoro.
Il SISTEMA MANUTENZIONE PROTETTA ti comunicherà in tempo e in modo automatico ogni aggiornamento o variazione da fare. Eviterai così non solo eventuali sanzioni, ma potrai anche ridurre il numero di infortuni.
Sai che potresti essere oggetto di rivalsa da parte dell’Inail in caso di infortunio se non hai segnalato i rischi presenti in azienda?
Un buon impianto di segnaletica infatti è quello che spesso fa la differenza non solo durante la fase ispettiva degli enti certificatori o degli enti di controllo, ma soprattutto nella riduzione degli infortuni.
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